Traduzione del decreto ingiuntivo in francese
Traduzione in francese del decreto ingiuntivo e di altri atti giuridici
La nostra società attiva nel campo linguistico da oltre 25 anni è lieta di proporvi un servizio di traduzione legale (asseverata o meno) di qualsiasi documento e atto. Considerando i rapporti molto stretti con i paesi di lingua francese – quali Francia, Belgio e Svizzera, nonché con tutti gli altri paesi in cui il francese viene riconosciuto come lingua ufficiale – un’attenzione particolare viene dedicata alla traduzione del decreto ingiuntivo in francese.
In cosa consiste una traduzione legale?
A differenza del linguaggio tecnico, quello legale è contraddistinto da un lessico più raffinato con periodi lunghi inframmezzati da frasi incidentali, una tipologia di linguaggio più raffinato che presenta forme di complessità particolari. L’impiego dei termini e dei contenuti in una traduzione legale devono cogliere la giusta trasposizione nel testo tradotto, tenendo in considerazione gli ordinamenti giuridici sia del paese della lingua di partenza che quelli del paese di destinazione.
I nostri traduttori legali in francese possono vantare un bagaglio di competenze linguistiche abbinate ad una solida conoscenza del diritto, il giusto connubio tra attitudine e competenza professionale.
Il decreto ingiuntivo
Tutti, o quasi tutti, abbiamo sentito parlare del decreto ingiuntivo. Ma di cosa si tratta? Cerchiamo di dare una spiegazione semplificata per i non addetti ai lavori.
Il decreto ingiuntivo, o ingiunzione di pagamento o decreto d’ingiunzione, è un provvedimento esecutivo adottato dal giudice che consente al titolare di un credito di agire esecutivamente nei riguardi di un suo debitore il quale ha a disposizione 40 giorni dalla notifica del decreto per proporre opposizione. Se in questo lasso di tempo il debitore non adempie la propria obbligazione o non presenta opposizione, il decreto diviene esecutivo con la possibilità di procedere ad un pignoramento dei beni del debitore.
Il credito in questione deve, tuttavia, essere certo, esigibile, liquido e fondato su prova scritta.
Come ottenere un decreto ingiuntivo
Può far ricorso al decreto ingiuntivo chiunque sia titolare di un diritto di credito, che sia persona fisica o giuridica. Inoltre, come già precedentemente accennato, la prova scritta è un presupposto assolutamente necessario per l’ottenimento del decreto ingiuntivo che viene richiesto al giudice. Affinché la richiesta sia accolta, occorre presentare tutti i documenti in grado di dimostrare il nostro diritto al credito.
Quali sono i documenti necessari per l’ottenimento del decreto ingiuntivo?
- Fatture
- Contratti
- Promesse di pagamento
- Polizze
- Ammissione del debito
- Scritture private
- Assegni
- Cambiali
- Bolle di accompagnamento
- Parcelle
Estratti autentici delle scritture contabili
Notifica del decreto ingiuntivo
Una volta ottenuto il decreto ingiuntivo, il creditore dovrà notificarlo al debitore entro 60 giorni, pena la decadenza dell’atto giudiziario. Nel caso in cui il termine non venga rispettato, il creditore potrà presentare un’ulteriore richiesta al giudice per l’emissione di un nuovo decreto.
Opposizione al decreto ingiuntivo
Nel caso in cui il debitore dovesse ricevere un decreto ingiuntivo questi ha davanti a sé due strade possibili:
- Saldare il proprio debito
- Presentare opposizione
L’opposizione deve essere presentata innanzi all’ufficiale giudiziario che ha emanato il decreto entro il termine di 40 giorni dalla notifica. Il debitore dovrà esprimere la volontà di opporsi al decreto ingiuntivo adducendo le ragioni di fatto e di diritto costitutive della sua pretesa.
Con la presentazione di un atto di citazione per opporsi al decreto ingiuntivo, il debitore avvia un’inversione del ruolo processuale che ora viene assunta proprio dal debitore e non più dal creditore. Ecco quindi che si instaurerà una causa civile ordinaria che dovrà stabilire se il credito è dovuto o meno.
Cosa fare se si riceve un’ingiunzione di pagamento?
Nell’eventualità in cui si riceva un decreto ingiuntivo, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un avvocato di fiducia il quale vi consiglierà sul da farsi.
Processo di traduzione del decreto ingiuntivo in francese
Per ottenere i massimi risultati nella traduzione del decreto ingiuntivo in francese la nostra società applica un metodo di lavoro che si basa sulle seguenti fasi:


1. Controllo del progetto e fase di traduzione
Un nostro project manager, valutato il testo da tradurre, affiderà il decreto ingiuntivo al traduttore più adatto allo scopo il quale – in totale osservanza di tutte le regole – si assicurerà di tradurre fedelmente il documento, adottando la terminologia idonea e il corretto stile.

2. Fase di revisione della traduzione
Al termine della traduzione, questa verrà assegnata ad un nostro revisore che si incaricherà di effettuare un editing completo del testo verificando la conformità del linguaggio, l’idoneità dello stile e l’assenza di errori. In virtù di questa ultima fase avremo la certezza di aver eseguito una traduzione assolutamente fedele e corretta.
Invio della traduzione al cliente
Al termine della revisione, il decreto ingiuntivo tradotto in francese potrà essere consegnato al committente. È altamente probabile che prima, però, si debba procedere all’asseverazione del testo tradotto. In cosa consiste questa procedura?
Asseverazione della traduzione del decreto ingiuntivo
In generale, la procedura di asseverazione consente di rendere ufficiale un documento, come ad esempio una perizia o una traduzione. Nel nostro particolare caso, la persona che ha eseguito la traduzione del decreto ingiuntivo in francese dovrà recarsi presso il Tribunale di zona per effettuare l’asseverazione. Il cancelliere preposto provvederà a conferire carattere di ufficialità alla traduzione tramite un verbale di giuramento che il traduttore dovrà firmare. Una volta effettuata l’asseverazione, il documento tradotto potrà essere impiegato per lo scopo designato
Legalizzazione e apostilla della traduzione del decreto ingiuntivo
Nel caso in cui il decreto ingiuntivo debba essere presentato all’estero, il documento asseverato dovrà anche essere legalizzato o apostillato.
Legalizzazione
La legalizzazione è quindi una procedura tramite la quale si attesta l’autenticità di un documento pubblico all’estero o in Italia se il documento viene rilasciato dalle autorità di un paese straniero. La legalizzazione non attesta però l’autenticità del documento, ma la qualifica e la firma del funzionario pubblico che ha firmato tale documento. Nel nostro caso il cancelliere presso il quale ci siamo recati per l’asseverazione della traduzione.
Apostilla
Per tutti quei paesi firmatari della convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961, la legalizzazione è stata sostituita dall’apostilla, una procedura un po’ più snella. Anche in questo caso valgono le stesse regole della legalizzazione.
Fortunatamente, i documenti rilasciati da alcuni paesi sono del tutto esenti da legalizzazione o apostilla, ovvero: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Turchia.
Quindi se il nostro decreto ingiuntivo tradotto in francese deve essere notificato in Francia o Belgio, esso non richiederà alcuna legalizzazione.

Traduzione del decreto ingiuntivo in altre lingue
Per ricevere maggiori informazioni sul nostro servizio di traduzioni del decreto ingiuntivo in francese e in altre lingue, vi preghiamo di contattarci telefonicamente, per email o Whatsapp.
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